ph: Sara Angelucci
Con la costante crescita di chi vuole sposarsi in Comune, aumentano di pari passo le domande che i promessi sposi sono soliti porsi in visione di questo importante evento, simile, ma non del tutto, al rito religioso.
Proprio per questo abbiamo deciso di raccogliere in un unico, grande articolo tutte le informazioni necessarie per far sì che il vostro matrimonio civile possa svolgersi senza intoppi… non mancando di includere qualche prezioso consiglio!
Requisiti per sposarsi in Comune
Come anticipavamo, è sempre meno scontato che le nozze si svolgano in chiesa. Il trend di chi sceglie di sposarsi in Comune, infatti, è sempre in ascesa e molte coppie scelgono questa opzione per i motivi più disparati.
La prima domanda che spesso sorge è però di natura squisitamente burocratica: quali sono i documenti necessari per sposarsi civilmente?
Il primo passo per affrontare il grande giorno è, in questo caso, quello di prendere un appuntamento presso l’Ufficio di Stato Civile dove almeno uno dei due futuri sposi sia residente. Tale passaggio sarà necessario per fissare la data delle nozze e richiedere le cosiddette “pubblicazioni di matrimonio”, che resteranno affisse per 8 giorni. Durante questo periodo, virtualmente e legalmente, qualcuno potrebbe opporsi a un matrimonio.
Entrando più nello specifico, ecco i documenti richiesti per sposarsi in Comune (come evidenziato dall’art.1 allegato B del Decreto Ministeriale 5/2002) e, più in generale, con un rito civile:
- documento di identità valido;
- stato di famiglia;
- codice fiscale;
- marca da bollo;
- autocertificazione da compilare presso l’Ufficio di Stato Civile.
Attenzione! Ricordatevi che tale documentazione avrà una validità di 6 mesi e al termine di questo periodo, dovrete necessariamente richiederli tutti nuovamente se il matrimonio fosse stato posticipato.
Dove è possibile svolgere un matrimonio civile
Un’altra delle questioni più importanti e discusse dalle coppie di futuri sposi è quella relativa a dove poter svolgere il rito civile. È obbligatorio Sposarsi in Comune? Ovviamente no e le possibilità sono molteplici.
Se da una parte ogni Comune d’Italia potrà permettervi di celebrare il vostro matrimonio in una delle sue sale adibite per tali eventi, dall’altra è bene sottolineare che sono sempre di più le location vere e proprie che hanno stipulato degli accordi con le amministrazioni pubbliche per far celebrare il rito presso la loro struttura.
Ville antiche, casali in riva al mare o al lago, palazzi storici e addirittura castelli… le possibilità offerte sono sempre di più, consentendo alla coppia di poter usufruire di molte comodità.
Svolgere il rito direttamente nella location prestabilita vi consentirà di poter avere tutto sotto controllo. Ricevimento a pochi passi, sale riscaldate o raffrescate a seconda della stagione, ma anche totale personalizzazione degli spazi sono i vantaggi per chi sceglierà di sposarsi direttamente presso la location.
Come si svolge il rito civile per chi vuole sposarsi in Comune?
Anche se la voce più frequente matrimonio civile (ovvero quella che lo vede come più veloce rispetto alla sua versione religiosa) è sicuramente vera, è bene non farsi cogliere impreparati ed essere pronti ad affrontare lo svolgimento del rito civile nel dettaglio.
In realtà, tutto consiste unicamente nella lettura degli articoli del Codice Civile italiano, da parte dell’officiante che celebrerà il matrimonio civile, relativi agli obblighi e ai diritti dei novelli sposi.
Successivamente è quello della lettura delle promesse e della reciproca promessa di giurarsi amore eterno dinnanzi all’officiante e ai propri testimoni (di base uno a testa).
A questo punto, ognuno degli step necessari allo svolgimento del rito sarà stato effettuato e il matrimonio potrà dirsi concluso a livello “burocratico”.
Non preoccupatevi, però. Se il vostro matrimonio di svolgerà presso una location potrete accordarvi per rendere questo momento ancora più magico attraverso l’inserimento di rituali simbolici, perfetti per rendere unico questo giorno. Lo staff, o la vostra wedding planner, potranno aiutarvi illustrandovi le molte possibilità a disposizione e in voga al momento delle nozze.
Allo stesso modo, alcuni passaggi tradizionali potranno essere sempre mantenuti. Ad esempio, l’arrivo della sposa a braccetto con il padre o altro parente e la fatidica attesa dello sposo all’altare, o meglio, al fianco dell’officiante nel caso di un rito civile.
… e le fedi sono obbligatorie?
Avrete sicuramente notato che nel paragrafo precedente non abbiamo parlato di fedi. Chi sceglie di sposarsi in Comune, infatti, deve sapere che dovrà essere lui in primis a informare il Comune che il rito dovrà prevedere lo scambio degli anelli.
Questo perché gli anelli sono un simbolo prettamente religioso, nonostante la tradizione sia ormai radicata nella nostra cultura e pietra miliare di ogni matrimonio, civile o religioso che sia.
Chi può celebrare un matrimonio civile?
Indipendentemente dal fatto che le nozze si svolgano presso il Comune o una location dotata di permesso, il rito civile è evento decisamente più libero rispetto a quello religioso.
Ci sono molte false credenze sul rito civile. Molti, infatti, non hanno le idee chiare su chi può essere il celebrante di un matrimonio civile per chi vuole sposarsi in Comune.
Spesso questo tipo di celebrazione viene associata a una cerimonia fredda, impersonale, celebrata dal sindaco o qualcuno da lui delegato. Ti forniamo una guida semplice e intuitiva su tutto quello che ti serve per fare chiarezza.
Il celebrante, infatti, può essere praticamente chiunque, a patto di possedere alcuni particolari requisiti.
Nel decreto del Presidente della Repubblica n.396 del 3 novembre 2000, al terzo comma dell’articolo 1, si legge chiaramente che il sindaco può delegare le sue funzioni, oltre che a uno o più consiglieri o assessori comunali, anche a tutti i “…cittadini italiani che hanno i requisiti per la elezione a consigliere comunale”.
Questo significa che qualsiasi maggiorenne cittadino italiano che gode dei diritti politici e civili può essere delegato alla celebrazione delle nozze.
La vostra migliore amica, l’amico di famiglia, un cugino o qualsiasi persona sentite vicino al vostro cuore, potrà celebrare il matrimonio civile, è sufficiente che il sindaco vi rilasci la delega per celebrare il matrimonio civile (ogni comune avrà un proprio iter, rivolgetevi ad esso per capire come procedere). Ovviamente la persona designata da voi dovrà adempiere con serietà alla procedura ufficiale e dovrà leggere integralmente gli articoli previsti dalla legge.
NON tutte le persone a voi care possono essere indicate per la celebrazione del matrimonio. Infatti, sempre il decreto del Presidente della Repubblica n.396 del 3 novembre 2000, al primo comma dell’articolo 6, cita che “L’ufficiale dello stato civile non può ricevere gli atti nei quali egli, il coniuge, la persona a lui unita civilmente, i suoi parenti o affini in linea retta in qualunque grado, o in linea collaterale fino ai secondi grado, intervengono come dichiaranti”.
Per semplificare: i parenti stretti, ovvero affini in linea diretta, non possono celebrare le nozze ma potranno farlo solo quei parenti indiretti (linea collaterale) fino al secondo grado.
Quanto costa un matrimonio in Comune
Va da sé che la scelta di sposarsi in Comune può essere intesa, potenzialmente, come un risparmio sia in termini di tempo che di denaro. Differentemente dal matrimonio religioso e da chi volesse svolgere il rito presso una location, il matrimonio civile non prevede ulteriori costi rispetto a quelli evidenziati pocanzi: una marca da bollo (due se decidete di sposarsi presso un Comune differente da quello della vostra residenza).
Gli unici costi aggiuntivi sono del tutto degli optional:
- Il costo di affitto di una location comunale (all’infuori della sala riservata ai matrimoni, il vostro Comune potrebbe mettere a disposizione altre sale, ma potrebbero essere a pagamento).
- Le fedi, che ribadiamo essere non obbligatorie
- L’abito per lei e per lui
- L’eventuale ricevimento presso una struttura
Riguardo alla durata della celebrazione, invece, è bene sottolineare che in questo caso si è soggetti ai tempi dettati dall’amministrazione comunale. Solitamente, sposarsi in Comune non richiede più di 30-40 minuti di tempo, anche perché prima e dopo di voi ci saranno altre coppie pronte per il grande passo!
Anche per questo motivo sono molte le persone che scelgono di effettuare un rito civile presso una location dotata di permessi comunali. Così facendo, tutto potrà essere gestito senza fretta e con il massimo controllo sull’intera cerimonia.
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