Se un tempo era scontato celebrare le proprie nozze in chiesa, sull’altare e con la benedizione di un prete, oggi non lo è più. Moltissime coppie scelgono un matrimonio civile, ovvero un matrimonio celebrato da un ufficiale designato dalla legge o un suo delegato. Perché? Forse non è un allontanamento dai valori religiosi ma semplicemente il desiderio, sempre più forte, di trascorrere una giornata da sogno. Un matrimonio civile può essere celebrato all’aperto, al mare, in montagna, su un prato, in una villa, insomma in qualsiasi luogo voi sognate. Ci sono molte false credenze sul rito civile. Molti, infatti, non hanno le idee chiare su chi può celebrare un matrimonio civile.

Spesso questo tipo di celebrazione viene associata a una cerimonia fredda, impersonale, celebrata dal sindaco o qualcuno da lui delegato. Ti forniamo una guida semplice e intuitiva su tutto quello che ti serve per fare chiarezza.

Chi può celebrare un matrimonio civile

Ecco chi può celebrare un matrimonio civile

Il sindaco

Il sindaco del comune di residenza, per il ruolo che occupa, è il designato ufficiale per la celebrazione delle occasioni ufficiali, come un matrimonio.

Un delegato del sindaco

Il sindaco ha la facoltà, qualora sia impossibilitato ad adempiere ai suoi obblighi, di delegare un’altra persona interna al comune: un consigliere comunale, il vicesindaco, un assessore, il presidente di circoscrizione, il segretario e, in generale, qualsiasi dipendente comunale a tempo indeterminato.

Il sindaco può delegare le sue funzioni anche ad un altro ufficiale di stato civile al suo pari. Ovvero, in altre parole, se decidi di sposarti in un altro comune, rispetto a quello di residenza, puoi farlo. Il tuo sindaco farà la richiesta scritta all’altro ufficiale in cui specificherà “…il motivo di necessità o di convenienza che lo ha indotto a fare la richiesta stessa” (decreto del Presidente della Repubblica n.396, 3 novembre 2000, articolo 67, comma 1).

Una persona indicata dai futuri sposi

Nel decreto del Presidente della Repubblica n.396 del 3 novembre 2000, al terzo comma dell’articolo 1, si legge chiaramente che il sindaco può delegare le sue funzioni, oltre che a uno o più consiglieri o assessori comunali, anche a tutti i “…cittadini italiani che hanno i requisiti per la elezione a consigliere comunale”. Questo significa che qualsiasi persona maggiorenne, cittadina italiana che goda dei diritti politici e civili, può essere delegata alla celebrazione delle nozze.

La vostra migliore amica, l’amico di famiglia, un cugino o qualsiasi persona sentite vicino al vostro cuore, potrà celebrare il matrimonio civile, è sufficiente che il sindaco, insieme agli altri documenti per il matrimonio, vi rilasci la delega per celebrare il matrimonio civile (ogni comune avrà un proprio iter, rivolgetevi ad esso per capire come procedere). Ovviamente la persona designata da voi dovrà adempiere con serietà alla procedura ufficiale e dovrà leggere integralmente gli articoli previsti dalla legge.

Chi può celebrare un matrimonio civile

Chi NON può celebrare un matrimonio civile

NON tutte le persone a voi care possono essere indicate per la celebrazione del matrimonio. Sempre il decreto del Presidente della Repubblica n.396 del 3 novembre 2000, al primo comma dell’articolo 6, cita che “L’ufficiale dello stato civile non può ricevere gli atti nei quali egli, il coniuge, la persona a lui unita civilmente, i suoi parenti o affini in linea retta in qualunque grado, o in linea collaterale fino ai secondi grado, intervengono come dichiaranti”.

Facciamo chiarezza: i parenti stretti, ovvero affini in linea diretta, NON possono celebrare le nozze ma potranno farlo solo quei parenti indiretti (linea collaterale) fino al secondo grado.

Quali sono i parenti in linea retta e quelli in linea collaterale?

Sono chiamati perenti in linea diretta le persone che discendono l’una dall’altra, come ad esempio un genitore e un figlio. Sono chiamati perenti in linea collaterale coloro che, pur avendo uno stipite in comune non discendono l’uno dall’altro, come ad esempio due fratelli o due cugini.

Chi può celebrare un matrimonio civile

In sintesi:

  • I parenti che possono celebrare il vostro matrimonio sono solo coloro che sono collegati a voi in modo collaterale ed hanno un grado di discendenza maggiore al secondo. Questi sono: gli zii (i fratelli e le sorelle dei vostri genitori e i loro coniugi e i fratelli dei vostri nonni e i loro coniugi), i cugini (i figli delle sorelle o dei fratelli dei vostri genitori) oppure i nipoti (i figli dei vostri fratelli o delle vostre sorelle).
  • Parenti che NON possono celebrare il vostro matrimonio sono quelli che sono collegati a voi in linea diretta oppure in linea indiretta ma che hanno un grado di parentela fino al secondo. Questi sono: i genitori, i fratelli o sorelle, i nonni e i figli.

I vantaggi e gli svantaggi di far celebrare il matrimonio civile da un amico 

Già sapevate che il matrimonio civile poteva essere celebrato in qualsiasi luogo, non solo nell’inospitale palazzo comunale, e che l’allestimento del matrimonio civile era un aspetto personalizzabile in tutti i suoi lati. I tempi burocratici per organizzare un matrimonio civile nel palazzo comunale sono estremamente lunghi perché si deve attendere la disponibilità del luogo e dell’ufficiale. La soluzione migliore perciò è quella di celebrare un matrimonio civile in villa e, perché no, con la benedizione della persona a te più cara. I vantaggi di far celebrare un matrimonio ad un’amica/amico sono molti: ti conosce, conosce la tua famiglia, ti vuole bene, farà del tutto per rendere quella giornata unica e si impegnerà nella ricerca delle migliori letture. Gli svantaggi possono essere legati all’impreparazione per quel ruolo e all’inesperienza, oppure possono derivare da un coinvolgimento emotivo.

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