Uno degli step importanti prima di arrivare al giorno delle nozze riguarda la scelta del catering. “Il catering del mio matrimonio ha cucinato benissimo”, “sono stata super felice del mio catering, te lo consiglio”. Quante volte hai sentito queste frasi da parte delle tue amiche che cercano di consigliarti nella scelta del catering! Ma una futura sposa come fa a sapere davvero se quel catering è veramente adatto per il suo evento? Vediamolo insieme!

3 domande da fare per scegliere il giusto catering per il matrimonio

Ci sono alcune domande che agli sposi non vengono quasi mai in mente da fare per capire se il catering è quello giusto per il proprio evento. La risposta a come scegliere un buon catering non è unanime per tutti. Valutare il catering per matrimonio adeguato non è affatto semplice perché non basta sapere che cucina bene, in Italia fortunatamente ce ne sono davvero molti di catering che sanno il fatto loro in ambito culinario e dove ci lavorano veri professionisti del settore, ma non è sufficiente. Quale è la caratteristica che fa un buon catering? Dobbiamo ribadire che non c’è una risposta assoluta e, tralasciando l’ovvio, come dicevamo poco fa siamo in Italia è normale che deve saper cucinare bene, bisogna andare oltre e cercare di capire cosa una persona si aspetta dal proprio catering. Le divise, ad esempio, sono ritenute importanti? Oppure la mis en place è un aspetto che si ritiene fondamentale? Si vogliono scegliere gli allestimenti a monte dell’evento? Quanto valgono gli arredi? Quanto si è disposti a spendere in più per questo? Queste sono alcune domande che ci si deve fare autonomamente per avere le idei chiare su cosa si vuole fin dall’inizio e su quali sono le caratteristiche giuste che si ritiene deve avere un catering. Detto questo riassumiamo di seguito alcune domande che è bene fare al catering per valutarlo al meglio.

1) Da cosa è composta la mis en place?

Per mis en place si intende tutto quello che riguarda l’apparecchiatura della tavola: sottopiatti, bicchieri, posate, piatti, tavoli, sedie, ecc. Tutto ciò che compone l’arredo e il modo di apparecchiare la tavola. Spesso andando a sfogliare foto su internet si possono vedere delle ispirazioni bellissime, quasi da sogno: bicchieri in cristallo, posate dorate, tavoli nudi, ecc. Ma c’è da sapere alcune cose. Iniziamo con il dire che non tutti i catering dispongono autonomamente di tutto il materiale necessario per il ricevimento e l’allestimento, alcuni di loro lo prendono a noleggio ma è bene che il cliente sappia anticipatamente dal catering quale è il costo aggiuntivo. Una volta appurato questo ci si potrà porre la domanda su quali sono i costi extra a cui non si può rinunciare.

Ci sono arredi dell’allestimento che rientrano all’interno del costo standard del catering, in quanto sono inclusi nel preventivo base, altri, invece, considerati come accessori extra, hanno un costo aggiuntivo rispetto il preventivo. Una volta capito quali sono gli elementi base e non, e il loro costo, in base alle priorità e alla disponibilità dei futuri sposi, si può “giocare” nel mix degli allestimenti, ad esempio, si potrebbe valutare di avere le posate dorate ma scegliere sedie che sono all’interno del preventivo base se il costo sta salendo troppo. Queste valutazioni devono essere fatte prima della scelta del catering giusto e non sono decisioni a cui si può arrivare successivamente. Per avere idee definite sul tipo di miss en place che si vuole, si deve partire dal mood dell’evento e dalla quantità di budget che si può destinare a questa voce.

2) Quale è numericamente il rapporto tra numero di camerieri e numero di ospiti?

Sembra banale e superfluo ma non lo è. Quando si sceglie un catering, molto più che prediligere un menu, o il numero di portate, si dovrebbe valutare il servizio offerto, il personale e il numero di camerieri che saranno distribuiti nel servizio ai tavoli o nella ripartizione degli alimenti nelle diverse aree buffet. Non c’è niente di peggio che vedere sui tavoli del buffet i piatti sporchi, appoggiati dagli invitati che hanno concluso di mangiare, semplicemente perché non ci sono camerieri liberi per portarli via o perché non è stato adibito nessuno a questo servizio.

buffet catering

3) Numero di sedute per l’entrée iniziale

Il numero di sedute che possono esserci durante l’aperitivo o, in generale, nei momenti lounge va stabilito e precisato all’inizio. Se gli invitati sono per lo più giovani, e si vuole ricreare un matrimonio dinamico, si può anche non avere l’80-100% delle sedute, anzi sono preferibili scelte molto più easy da gestire. Se invece si desidera il massimo confort per gli invitati ed avere la certezza che possano sedersi tutti, magari non attorno un tavolo, altrimenti sarebbe l’esatta replica del ricevimento, ma comunque si preferisce che tutti abbiano un posto per mangiare confortevole, che sia un divanetto, un tavolinetto o una seduta, questo va chiesto esplicitamente al catering.

Il catering perfetto è quello che risponde esattamente alle proprie esigenze, i nostri consigli su come scegliere il catering per il matrimonio possono essere sintetizzati in uno fondamentale: fare più domande possibili per capire quali sono le caratteristiche e i servizi offerti e quali sono inclusi nel budget e quali no. Le recensioni degli altri sono importanti ma è essenziale capire che l’esperienza degli altri non è sempre adatta per valutare al meglio il catering per le proprie nozze!

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