“Chi devo invitare al mio matrimonio?”.

Inutile negarlo e girarci intorno: questa è sicuramente una delle domande più frequenti tra coloro che sono in procinto di convolare a nozze.

Quali parenti? Quali amici? I colleghi di lavoro? Le amiche\amici del club? E se poi si offendono per non essere stati invitati? 100 persone sono troppo poche? Quando spedire gli inviti? Con questo nuovo articolo cercheremo di rispondere a tutte queste domande… provando a essere il più diplomatici possibile e fornendovi un breve vademecum utile per far sì che il vostro grande giorno scorra il più tranquillo possibile.

Come invitare le persone e quando spedire gli inviti

Partiamo da una pietra miliare, imprescindibile indipendentemente dal numero degli invitati. Il proverbio “chi ha tempo non aspetti tempo” capita davvero a fagiolo. È pensiero comune, infatti, che si debba aver terminato di scegliere i modelli degli inviti (che siano questi cartacei o digitali) circa 6 mesi prima del grande giorno, così da avere abbastanza tempo per effettuare eventuali modifiche in corso d’opera. Il termine ultimo per far recapitare gli inviti è invece tra i cinque e i due mesi. Un lasso di tempo sicuramente importante, ma che permetterà ai nostri ospiti di organizzarsi con largo anticipo per non mancare al nostro matrimonio, soprattutto se si terrà in estate, quando molte persone scelgono di andare in vacanza.

Ricordatevi, inoltre, che per il galateo le partecipazioni (se cartacee) dovranno essere rigorosamente consegnate a mano… un motivo in più per giocare d’anticipo e organizzarsi il prima possibile.

Inutile negarlo scegliere chi invitare al matrimonio è complesso. Provando a essere il più diplomatici possibile, ecco un breve vademecum.

Quante persone invitare al matrimonio?

Ecco un altro tasto dolente che non mancherà di farvi scervellare per giorni. Il numero degli invitati al matrimonio è, de facto, una delle scelte più complicate per i futuri sposi. Un dettaglio, tuttavia, che molto spesso è legato a un altro fattore molto importante: il budget a disposizione.

A farla da padrone, inoltre, è anche la location che avete scelto. Il numero massimo di posti a disposizione è, infatti, un limite che non può essere ignorato. Allo stesso modo, se le spese del matrimonio fossero sostenute da altre persone, in primis i genitori, sarebbe giusto che queste partecipassero attivamente alla selezione del numero massimo di invitati. Generalmente, quindi, non bisogna pensare troppo a quale sia il numero medio di persone da invitare al proprio matrimonio, piuttosto sarebbe meglio concentrarsi su quali siano le persone che davvero vorremmo accanto a noi in questo meraviglioso giorno.

Chi invitare secondo il galateo

Per fortuna, il galateo è il primo a correre in nostro aiuto in questo caso. La questione è molto semplice: è sufficiente utilizzare uno schema. Vediamolo insieme.

  • Il numero massimo di invitati al matrimonio: partiamo da un valore imprescindibile, ovvero il numero massimo di invitati che abbiamo preventivamente deciso. È proprio grazie a questo dato che potremo realizzare una lista finita ed effettuare delle spiacevoli, ma necessarie, scremature.
  • I parenti stretti: munitevi di smartphone, carta e penna o qualsiasi altro strumento di annotazione che preferite e cominciamo con l’elencare i parenti più prossimi. Generalmente, se questo può aiutarvi, si tende ad invitare ai matrimoni i parenti fino al terzo grado (zii e cugini, per capirci). Attenzione però: non si tratta di una vera regola fissa, ma di una sorta di “media”.
  • Il tutto sarà influenzato dalle vostre abitudini. È ovvio che non potrete tralasciare quei parenti, anche se più lontani come grado, con i quali avete però un rapporto significativo e costante. Cercate però di seguire questa regola, onde evitare di fare brutte figure: o tutti, o nessuno. Anche se potrebbe non risultare facile, non potete invitare tutti i cugini tranne uno. Lo stesso vale per gli zii. Si potrebbero creare davvero delle situazioni spiacevoli in grado di incrinare i rapporti di parentela. Una semplice soluzione, soprattutto per chi ha una famiglia molto numerosa, potrebbe essere quella di invitare due persone per ogni nucleo familiare. Una maniera elegante per far comprendere che anche i matrimoni hanno un numero chiuso e per lasciare a loro la possibilità di scegliere chi far partecipare al lieto evento.
  • Non dimenticare chi ti ha invitato al suo matrimonio: stando al galateo, sarebbe buona prassi invitare sempre chi vi ha invitato al suo matrimonio (lo stesso vale per i compleanni e per qualunque altra festa, sappiatelo!). Si tratta di una cortesia che non si può tralasciare, anche se le persone in questione non le vedete da molto tempo.
  • Gli amici che ci rendono felici: eccoci, finalmente, alla parte preferita da tutti: quella degli amici più cari. Esatto, parliamo dei più stretti, perché si dovrebbe partire dal presupposto che il giorno delle nostre nozze dovrà essere speciale e la presenza degli amici veri ci aiuterà a renderlo ancora più bello. Cerchiamo di pensare a chi ci fa stare bene, a chi ci contatta più spesso per sapere come stiamo e non chi si fa sentire unicamente quando necessita di qualcosa… troverete che questa lista sarà forse tra le più snelle, ma, probabilmente, anche tra le più genuine.
  • Gli amici di mamma e papà: inutile nasconderlo, i genitori sono, ancora oggi, i primi supporter economici dei matrimoni dei loro figli. Anche per questo, ma soprattutto come forma di gentilezza nei confronti di chi ci ha sempre sostenuto, è sempre bene chiedere loro quali sono quelle 2-3 persone che vorrebbero avere al loro fianco in questo importante giorno.
  • I colleghi di lavoro: è bene premettere che secondo il galateo nessuno ha l’obbligo di invitarli. Tuttavia, molto spesso accade di stringere dei legami particolarmente forti con determinati colleghi, alcuni dei quali entrano a far parte della nostra vita a tutti gli effetti. L’importante, anche qui, è non fare distinzioni: o tutti, o nessuno, così da evitare spiacevoli gaffe.

Gli invitati per un matrimonio intimo o ristretto (micro-wedding)

Mai sentito parlare di “micro-wedding”? Forse no, ma si tratta di una tendenza in grande voga negli ultimi anni. Sia per questioni economiche che per semplice scelta, il matrimonio in forma ristretta è una pratica soluzione per chi vuole condividere il momento più importante della propria vita solo con chi ha davvero a cuore.

Generalmente si parla di un massimo di 50 persone, un numero abbastanza esiguo per condividere, davvero, dei momenti con ognuno degli invitati. Va da sé, ovviamente, che un micro-wedding dovrà essere organizzato nei minimi dettagli, così che i presenti possano sentirsi davvero “coccolati”. Una soluzione pratica, in grado di far risparmiare budget sul numero dei coperti al ristorante che potrebbe essere reinvestito, magari, nel vestito dei vostri sogni per rendere questo giorno davvero perfetto.

Foto scattate da: Sara Angelucci Photography

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