Il velo da sposa, con la sua aura di mistero e romanticismo, è uno dei simboli più iconici del matrimonio. Ma quali sono le sue origini e le tradizioni ad esso associate?
Oggi il velo rappresenta un accessorio con cui completare il look, spesso anche solo sulla base al tipo di abito scelto.
Furono gli antichi Romani a parlare per la prima volta di velo: le coppie che andavano all’altare dovevano indossare il Flammeum, un velo dai colori del fuoco posto sopra la coppia durante la celebrazione, per invocare protezione e buon auspicio.
Ma l’evoluzione in termini di colore avviene nel Medioevo, quando il lino diventa il tessuto predominante, adornato con perle e fili d’oro e posto sul capo della sposa, con il compito di allontanare dalla sposa la cattiva sorte, i pettegolezzi e gli spiriti maligni.
Oggi esistono tantissime tipologie di velo e una delle tradizioni più diffuse riguarda la sua lunghezza: si dice che il velo debba essere di 1 metro per ogni anno di fidanzamento!
In ogni caso, nel corso dei secoli, il velo da sposa è rimasto un elemento centrale dei matrimoni in molte culture in tutto il mondo. Oggi, mentre alcuni sposi scelgono di seguire tradizioni antiche e indossare veli lunghi e tradizionali, altri optano per veli più corti o addirittura per alternative creative come cappelli o fiori nell’acconciatura.
Indipendentemente dalla lunghezza o dallo stile, il velo da sposa continua a incarnare il senso di mistero, romanticismo e tradizione che circonda il giorno del matrimonio. È un simbolo di speranza, di promessa e di amore eterno, che collega il presente con il passato e il futuro delle coppie che si uniscono in matrimonio.
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